martedì 29 giugno 2010

Ormai è un vizio!


Ecco altre due bamboline fatte in questo periodo felicemente creativo! La prima è un bambolotto ricavato da un paio di mutandine di spugna imbottite e con la testa prodotta con lo stesso metodo della bambola Waldorf. E' adatta a bambini fino ai tre anni e io l'ho fatta per il mio di un anno che ha apprezzato molto e se lo ciuccia prima di dormire.
L'altra è una bambola stile cartone animato e infatti il modello è gentilmente offerto da Nuno, una ragazza giapponese che produce di tutto con la stoffa e fa delle bambole sorprendenti!
Sono abbastanza soddisfatta ma spero di avere l'occasione di riprovare.


mercoledì 16 giugno 2010

E' cominciata l'era delle bambole di stoffa

Tutto è iniziato curiosando in siti, per lo più americani, dove si parlava di educazione naturale, Rudolf Steiner, scuola steineriana, fino ad arrivare alla bambola Waldorf, quella bambolina di stoffa con braccia e gambe stenche e tre puntini al posto di occhi e bocca...tanto che mi chiedevo a chi potessero piacere bambole così inespressive...quando, dopo averne capito il senso profondo me ne sono addirittura innamorata! Ho capito la necessità di proporre giochi semplici ai bambini, perchè possano sviluppare la fantasia. Il viso e il corpo di queste bambole permettono al bambino di immaginarne l'espressione in base alla storia che hanno inventato per loro, ai sentimenti di quel momento senza essere influenzati dalla forma dell'oggetto. Ma poi, se anche non avessi voluto proporre tutto questo, mi sembrava comunque un oggetto facile da costruire, un regalo handmade per i miei figli...e allora via! Mi sono cimentata , con materiali non adattissimi forse, perché il tricot che ho trovato non è proprio a prova di bambino (si smaglia come le calze) , ma il risultato non mi dispiace! Aiutata da questo sito e da un libretto che fatalità girava per casa da un po' ho fatto questo per il mio bimbo di tre anni...






martedì 1 giugno 2010

Nel mio giardino.








Da quando mi sono trasferita ho scoperto una passione che probabilmente avevo nel cuore da sempre ma che per vari motivi non avevo mai fatto scaturire. Da piccola avevo un ritaglio di giardino intorno alla casa ma era proprietà assoluta di mio padre che non mi faceva raccogliere neanche un pomodoro. Io ci lasciavo la voglia, ma niente, non c'era verso! Poi appena sposata avevo un balcone minuscolo sove poteva esistere solo un vaso di gerani o petunie che spesso si disintegravano al sole per mia non curanza. Poi mi trovo tutto questo popò (ops!!) di spazio e devo gestirlo in qualche modo se non voglio trovarmi a vivere nella prateria o nel bosco di Capuccetto Rosso. E allora via con le semine , i trapianti, le concimazioni, la raccolta dei frutti... Non avrei mai pensato di poter desiderare di stare fuori giornate intere per dedicarmi al mio giardino e orto. Forse è un modo per fuggire dalla realtà :) Sono grandi soddisfazioni e anche delusioni quando i tuoi gigli ospitano colonie di insetti rossi non ben identificati che trasformano il fiore in un emmenthal vegetale! Sigh! Comunque sia io non mi annoio e non ho la depressione come certe amiche mie che, con i figli a scuola, oltre ai lavori domestici non sanno cosa fare.MA SCHERZIAMO? Io no vedo l'ora che vadano tutti a scuola per mettere in pratica tutte le mie idee, i miei pensieri e progetti! Non facciamoci annullare dai nostri figli, mariti o semplicemente dalla vita. Siamo esseri speciali, creativi, il nostro cervello non smette di imparare se noi lo stimoliamo. Pensate che ho una madre sarta e non mi sono mai interessata al suo lavoro per farlo mio e ora me ne pento. Ma viaggiando sul web e con qualche libro saggio mi sono appassionata e ho cominciato a produrre cose di tutti i tipi e ora non smetterei mai! Questo ti tiene vivo!

A breve vi mostrerò un paio di bambole che ho fatto per i miei bambini e di cui vado orgogliosa semplicemente per il fatto che le ho fatte tutte da sola!!