giovedì 16 dicembre 2010

Panini da hamburger

Sono finalmente riuscita a creare con le mie mani dei panini da hamburger che siano masticabili e genuine, dopo vari tentativi falliti con il lievito istantaneo (come segnato su varie ricette per lo più americane-ma che lievito hanno loro?-) ho ceduto al mio caro vecchio lievito di birra in cubetto e con risultato soddisfacente, perché la pazienza premia sempre. Ho apportato delle leggere modifiche ad una ricetta che ho trovato su un sito di cui però non mi ricordo  il nome perciò chiedo scusa se non riporto il link. Le dosi sono in tazze e considerate che una tazza è più o meno 240 ml.

Ingredienti:

1 cubetto di lievito di birra da 25 gr
1 tazza di acqua tiepida (non calda!)
1/3 di tazza (5 cucchiai circa) d'olio d'oliva
1/8 di tazza ( 2 cucchiai circa) di zucchero
1 cucchiaino di sale
2 tazze di farina 0
1 tazza di farina integrale di grano tenero
In una terrina sciogliete il lievito nell'acqua con lo zucchero e aspettate 2 minuti. Aggiungete l'olio, le farine e per ultimo il sale. Amalgamate tutto per almeno 10 minuti finché l'impasto è omogeneo, aggiungendo farina se è troppo molle. Meglio comunque che resti un po' appiccicoso. Io questo lavoro lo faccio col programma impasto della mia macchina del pane e butto gli ingredienti come mi è raccomandato sulle istruzioni; lascio terminare il programma e poi verso l'impasto su un piano leggermente unto. Per chi usa il metodo tradizionale coprite con della pellicola unta la terrina, mettetela in un luogo tiepido e al riparo dalle correnti d'aria, aspettate circa un ora o almeno che sia raddoppiato di volume. Intanto preriscaldate il forno a 220°. Una volta lievitato, dividetelo in 9 parti se volete un bel paninone da farcire, altrimenti fatene 12 . Su 2 teglie leggermente unte o ricoperte con carta forno disponete le palline che avrete creato ben distanti tra loro. Copritele con un panno umido ben strizzato o carta forno leggermente unta o pellicola , sempre unta, e lasciate riposare al calduccio per 20 minuti. Passato questo tempo, togliete la "copertina " e infornate per circa 10 minuti o fino a cottura. Se si dovessero colorire troppo in fretta, copritele per una parte del tempo con carta forno. Ecco, sono pronti i vostri panini, adatti anche alla merenda dei bambini con prosciutto, salame, cioccolata...Se vi sembrano troppo dolci potete diminuire la quantità di zucchero ( basta che ce ne sia un po' per facilitare la lievitazione!). Se qualcuno di voi fosse così gentile da farmi sapere cosa ne pensa...un commento simpatico ogni tanto farebbe piacere! Spero di essere stata utile, alla prossima!

domenica 5 dicembre 2010

Invidiosi?




 Beh, adesso invidiatemi meno guardando la prossima foto. Da me neve uguale SPALARE ma anche...rotolare, scivolare, lanciare, costruire e RIDERE!!!
Ci vuole mezz'ora solo per vestirli tutti:calzamaglia, calzettoni, maglione, pantaloni, giaccone,berretto, guanti, sciarpa e scarponi. Poi, quando sono stanchi e bagnati, ad uno ad uno tolgo loro scarponi, sciarpa, guanti, berretto, giaccone, pantaloni, maglione, calzettoni e calzamaglia...e li appendo ad un palo da guardaroba sulle scale e per tutto l'inverno sono lì, ad aspettare d'essere indossati alla prossima nevicata. Ora ci hanno detto che dovrebbe andare avanti così per tutto il mese perciò mi si pongono una serie di problemi: i bambini stanno a casa da scuola ogni volta che nevica; io non riesco ad andare a fare la spesa e ci viene la crisi da dispensa vuota; io non so cosa inventare per pranzo e cena; ai miei figli viene un' indigestione da rai gulp e cominciano a dirmi ogni cinque minuti:"Maaaammmaaaa!...Non so cosa faaaareeee!!!". Queste prospettive sono poco allettanti, ma lo spettacolo che mi si presenta davanti quando scosto le tende non mi ha ancora stancato...Buona neve a tutti!

domenica 31 ottobre 2010

Riso cinese a modo mio



Quasi ogni venerdì sera a casa nostra organizziamo una serata etnica, nella quale mi impegno a fare qualche ricetta stramba, ma il più delle volte mi trovo a non avere un ingrediente fondamentale, così imbroglio i commensali come posso; come questa ultima volta in cui ho fatto un riso fritto all'orientale senza salsa di soia...e tutti lo hanno adorato!
Condivido perciò la ricetta, sperando di non dimenticare nulla, visto che l'ho fatta a caso:

Ingredienti : (per 6)

3 tazze di riso parboiled
dado granulare o dialbrodo
1 cipollina tritata
2 zucchine grattugiate
2 carote grattugiate
1/2 barattolo di piselli sgocciolati
3 uova
4 cucchiai di olio d'oliva o di sesamo

Lessate il riso in acqua salata o, ancora meglio, in pentola a pressione calcolando una volta e mezza il volume del riso per l'acqua e aggiungendo un dado o più secondo i gusti. Calcolate metà del tempo di cottura dal sibilo e il riso dovrebbe aver assorbito tutta l'acqua e risultare un po' al dente. Nel frattempo fate una frittata leggermente salata con le 3 uova, poi tagliatela a striscioline. Mettete sul fuoco un wok o una grande padella antiaderente con 2 cucchiai di olio e fate appassire la cipolla e poi le carote grattugiate finchè sono al dente, aggiungete le zucchine e cuocete finchè sono croccanti. Condite con del dado granulare. Aggiungete il resto dell'olio, versate il riso, la frittata e i piselli e saltate bene il tutto. Regolate di sale o con il granulare. Se vi piace potete aggiungere anche un cucchiaino di curry e del prosciutto a cubetti.
E' un riso che incontra i gusti di tutti, anche di quelli che non amano" il cinese ".


martedì 26 ottobre 2010

Come ti riciclo la maglietta

Finchè non mi vengono discorsi più interessanti vi posto una ideuccia simpatica per sfruttare una maglietta che non usate più. E' un' idea simpatica per un regalo a un bambino appena nato spendendo zero euro. Lo stampo è preso dal libro"Come realizzare abiti per bambini" di Emma Hardy, edito da "Il Castello", ma credo che possiate crearlo facilmente da voi prendendo un paio di misure. Comunque il libretto è interessante per molti aspetti, specialmente per le neofite del cucito come me, perchè al suo interno sono spiegati con disegni i passaggi fondamentali. Se ci ho capito qualcosa io...!

Prima di tutto girate al rovescio la maglietta, fissate lo stampo (che è solo metà berretto) con degli spilli. Ritagliate lasciando un centimetro tutto attorno.



Togliete lo stampo e aprite la stoffa.


Puntare tutto attorno gli spilli o imbastire e poi cucire lasciando il centimetro di bordo e poi fate uno zig zag per non far sfilare la stoffa.


Rovesciate il berretto e passate alle decorazioni. Io purtroppo mi sono dimenticata di fare la foto finale visto che l'ho finito tempo dopo (lo so, sono scaltra come un orso in letargo!), ma vi spiego meglio che posso a parole.
Ritagliate due sagome di orecchie di circa un centimetro più piccole, rinforzatele stirandovi sul retro della stoffa adesiva. Deve esistere anche quella che si incolla direttamente sulla stoffa come un biadesivo, ma io non me ne sono preoccupata e ho cucito con un'impuntura i due pezzi al berretto stando più vicino possibile all'attaccatura dell'orecchio. All'attaccatura potete mettere due nastrini legati con un fiocchetto; se invece il berretto è per un machietto...ingegnatevi!
Ora sarebbe il momento di cucire l'orlo del berretto ripiegando prima 1 cm e poi 2 e cucire il più vicino possibile alla piegatura. Io non l'ho fatto perchè ho sfruttato l'orlo già esistente della maglietta! Se è troppo morbido il bordo aggiungete un elastico all'interno, sul lato della nuca (bastano circa 3 cm).
Simpatico no? E poi se sbagliate non avete speso nulla...

martedì 21 settembre 2010

Dopo qualche mese sabbatico...

Se qualcuno si è chiesto dove ero finita, sappiate che, insieme ad un turbine di mansioni, carte, iscrizioni ,riunioni, pulizie , preparativi per le ferie, pulizia del camper dopo le ferie, inserimento all'asilo del terzogenito, acquisti di cancelleria e gatti orfani che chiedono asilo, ho avuto anche (di già?) la crisi del bloggatore ( o come cavolo si dice). Ebbene...mi vergogno un po'...ma, diciamola chiara, non sapevo cosa scrivere! Non perchè certo la mia vita sia così noiosa ma, guardando molti blog, forse troppi, mi sono resa conto che tutti parlano già di tutto. E io che ho da dire? Se volessi solo sfogarmi scriverei su un diario o telefonerei ad una amica!!! Allora perchè una scrive su un blog? Credo perchè vuole condividere qualcosa, una passione, o vuole "insegnare" qualcosa. Ecco...io non ho niente da insegnare, mi sono detta. Non ho neanche mondi fantastici da far vedere, casette linde e ordinate, arredate in stile shabby chic, un orto e un giardino invidiabili e non so nemmeno cucinare bene...E allora che fare? Proprio consultando questi blog affascinanti dove tutto è sogno (e che ancora apprezzo, sia chiaro) ho pensato che non può comunque essere la realtà, ma solo una parte della realtà, quella che ci vogliono far vedere pulita, brillante , serena. Bhe, a casa mia sono rari questi momenti e perciò mi sono depressa un po' a vedere tutta questa gioia .A casa mia c'è amore e rispetto ma poi c'è casino, disordine, sporco sotto i mobili, sporco sopra i mobili, gente che piange, gente che grida, gente che si fa male, gente che mette l'accappatoio bagnato sopra il letto(grrrr!!!), scarpe davanti alla porta d'entrata, cose strane schiacciate sotto il tavolo, animali con la diarrea che ogni tanto fanno i loro bisogni sulle scale...devo andare avanti? E' questo ciò che trovate a casa mia ed è questo ciò che racconterò se avrò voglia di raccontare; avventure di una famiglia caotica alla quale riesco a insegnare poco in fatto di ordine e pulizia (nonostante i miei innumerevoli tentativi), ma che per fortuna vedo amorevole, attenta verso il prossimo e spiritosa quando serve . Forse così vi consolerete un po' rispecchiandovi nel mio mondo disastrato. Ecco a voi il mondo di Mimì 'O!

martedì 29 giugno 2010

Ormai è un vizio!


Ecco altre due bamboline fatte in questo periodo felicemente creativo! La prima è un bambolotto ricavato da un paio di mutandine di spugna imbottite e con la testa prodotta con lo stesso metodo della bambola Waldorf. E' adatta a bambini fino ai tre anni e io l'ho fatta per il mio di un anno che ha apprezzato molto e se lo ciuccia prima di dormire.
L'altra è una bambola stile cartone animato e infatti il modello è gentilmente offerto da Nuno, una ragazza giapponese che produce di tutto con la stoffa e fa delle bambole sorprendenti!
Sono abbastanza soddisfatta ma spero di avere l'occasione di riprovare.


mercoledì 16 giugno 2010

E' cominciata l'era delle bambole di stoffa

Tutto è iniziato curiosando in siti, per lo più americani, dove si parlava di educazione naturale, Rudolf Steiner, scuola steineriana, fino ad arrivare alla bambola Waldorf, quella bambolina di stoffa con braccia e gambe stenche e tre puntini al posto di occhi e bocca...tanto che mi chiedevo a chi potessero piacere bambole così inespressive...quando, dopo averne capito il senso profondo me ne sono addirittura innamorata! Ho capito la necessità di proporre giochi semplici ai bambini, perchè possano sviluppare la fantasia. Il viso e il corpo di queste bambole permettono al bambino di immaginarne l'espressione in base alla storia che hanno inventato per loro, ai sentimenti di quel momento senza essere influenzati dalla forma dell'oggetto. Ma poi, se anche non avessi voluto proporre tutto questo, mi sembrava comunque un oggetto facile da costruire, un regalo handmade per i miei figli...e allora via! Mi sono cimentata , con materiali non adattissimi forse, perché il tricot che ho trovato non è proprio a prova di bambino (si smaglia come le calze) , ma il risultato non mi dispiace! Aiutata da questo sito e da un libretto che fatalità girava per casa da un po' ho fatto questo per il mio bimbo di tre anni...






martedì 1 giugno 2010

Nel mio giardino.








Da quando mi sono trasferita ho scoperto una passione che probabilmente avevo nel cuore da sempre ma che per vari motivi non avevo mai fatto scaturire. Da piccola avevo un ritaglio di giardino intorno alla casa ma era proprietà assoluta di mio padre che non mi faceva raccogliere neanche un pomodoro. Io ci lasciavo la voglia, ma niente, non c'era verso! Poi appena sposata avevo un balcone minuscolo sove poteva esistere solo un vaso di gerani o petunie che spesso si disintegravano al sole per mia non curanza. Poi mi trovo tutto questo popò (ops!!) di spazio e devo gestirlo in qualche modo se non voglio trovarmi a vivere nella prateria o nel bosco di Capuccetto Rosso. E allora via con le semine , i trapianti, le concimazioni, la raccolta dei frutti... Non avrei mai pensato di poter desiderare di stare fuori giornate intere per dedicarmi al mio giardino e orto. Forse è un modo per fuggire dalla realtà :) Sono grandi soddisfazioni e anche delusioni quando i tuoi gigli ospitano colonie di insetti rossi non ben identificati che trasformano il fiore in un emmenthal vegetale! Sigh! Comunque sia io non mi annoio e non ho la depressione come certe amiche mie che, con i figli a scuola, oltre ai lavori domestici non sanno cosa fare.MA SCHERZIAMO? Io no vedo l'ora che vadano tutti a scuola per mettere in pratica tutte le mie idee, i miei pensieri e progetti! Non facciamoci annullare dai nostri figli, mariti o semplicemente dalla vita. Siamo esseri speciali, creativi, il nostro cervello non smette di imparare se noi lo stimoliamo. Pensate che ho una madre sarta e non mi sono mai interessata al suo lavoro per farlo mio e ora me ne pento. Ma viaggiando sul web e con qualche libro saggio mi sono appassionata e ho cominciato a produrre cose di tutti i tipi e ora non smetterei mai! Questo ti tiene vivo!

A breve vi mostrerò un paio di bambole che ho fatto per i miei bambini e di cui vado orgogliosa semplicemente per il fatto che le ho fatte tutte da sola!!




lunedì 10 maggio 2010

Cotta...come un uovo.

Finalmente sono reperibile nel motore di ricerca! Cominciavo a chiedermi... Mi rendo conto che è un orario infame per scrivere per me, sono cotta, ma visto che sono rimasta giorni senza computer causa un guasto risolvibile (per fortuna), ho voluto fare almeno un saluto col preziosissimo portatile del marito, utilizzabile solo alla sera e se mi va bene!!! Perciò, se qualcuno ha sentito la mia mancanza, vi dico: non temete, non sono morta tra una cuscinata e l'altra sul lettone o sotto una pila di roba da lavare! Torno al più presto, spero un paio di giorni, con un pò di novità sulle mie produzioni strampalate! Nottenotte!!!

martedì 20 aprile 2010

Madre sfaticata!

Non posso crederci, quest'anno mi sono salvata! Mi sono risparmiata una bolgia di bimbi inferociti a casa mia e li ho scaricati a una mia vicina di casa! Di cosa sto parlando? Ma del compleanno di mia figlia!!! Poveraccia, certo lei avrebbe preferito una festa tutta fate e principesse, con la solita torta personalizzata, ma quest'anno è successo che un suo compagno ha organizzato la festa nello stesso giorno con ovviamente, gli stessi invitati! E allora che fare? L'altra signora non voleva spostarsi da noi, io non potevo spostare il giorno della festa e così abbiamo accettato di buon grado il trasloco. Sarà stata meno romantica, meno "fatosa", "principosa" e meno ROSA..., ma è venuta bene lo stesso e io ho fatto una fatica minima. Per farmi perdonare ho fatto dei dolcetti "cicciosi" che tutti hanno apprezzato e di cui vi do la ricetta perchè proprio ne sono rimasta entusiasta!

Dolcetti glassati al cioccolato

Ingredienti per circa 40? dolcetti (sinceramente non li ho contati).

2 confezioni di torta al cioccolato Buitoni pronta (nel banco frigo)
200 g di zucchero a velo
l'albume di un uovo
codette di zucchero colorate
pirottini di carta rotondi


Seguite le istruzioni sulla busta per la temperatura del forno ma per il tempo ricordate che i dolcetti cuociono più in fretta di una torta intera.
Preriscaldate il forno, disponete i pirottini sulle placche e riempiteli fino a metà con il composto. A forno caldo infornate e direi che potete verificarne l'avvenuta cottura quando non vedete più la superficie lucida.
Una volta sfornati e raffreddati decorateli con una glassa la cui proporzione è 100 g di zucchero con due cucchiai di albume leggermente sbattuto in precedenza.Deve essere un po' denso altrimenti scivola troppo in fretta dalla superficie del dolce. Io vi ho dato una dose indicativa di quanto zucchero e albume potrebbero volerci.
Siccome la glassa si asciuga in fretta, mettete subito una manciatina di codette colorate. Lasciate asciugare e il gioco è fatto!!!




Devo dire che anni addietro mi impegnavo di più nello realizzare gli stuzzichini di compleanno ma sto diventando vecchia e stanca e non mi vergogno di dire che in certe occasioni uso i preparati per dolci. Chiedo venia!

giovedì 8 aprile 2010

Qualche oggetto utile.

Purtroppo mi sono persa, come immaginavo, tra lavori , progetti e preparativi pasquali e perciò non ho più aggiornato il blog! Uscita dal turbine eccomi con un paio di proposte che forse possono essere utili a qualcuna di voi. Vorrei chiarire che, quando suggerisco qualcosa, non lo faccio come inventrice di quell'idea ma semmai come una che ne ha testato l'utilità. Capita che io speri di aver inventato qualcosa ma poi mi convinco che nel mondo di sicuro c'é già qualcosa di simile. Tornando a noi, vi presento due oggetti che mi sono stati molto utili con i miei figli e che ancora uso con l'ultimo bimbo.
Da un vecchio maglione ho ricavato un sacco nanna economico e caldo così il bimbo non prende freddo quando dorme e io evito di alzarmi cento volte per vedere se è coperto.Sul fianco ha una cerniera lunga e sulla spalla due bottoni, così l'apertura è sufficiente per farlo entrare. Ecco qualche foto che spero vi aiuteranno a crearne uno voi.




Un altro salva fatica è questo grembiulino che io ho battezzato "Grembavaglia". Protegge efficacemente dagli esperimenti con la pappa (ce ne vorrebbe uno anche per la mamma) e i vestitini sono per lo più salvi da macchie. Io ne ho una collezione ma vi mostro quello più integro. La bavaglia è fatta con un avanzo di spugna : si può usare anche un vecchio asciugamano a condizione che sia morbido e le maniche possono essere fatte con una vecchia camicia.




Spero di essere stata utile e in attesa di nuove idee vi auguro buona creazione!

mercoledì 24 marzo 2010

Un cassetto, dentro un cassetto, dentro un cassetto...

Quello che vi propongo non è tutta farina del mio sacco, ma diciamo che ci ho messo del mio...Il grosso problema in famiglie piccole o grandi è l'organizzazione, anche nelle cose più banali. Io ho cominciato a sentire il bisogno di trovare un metodo di archiviazione che va dai documenti fino ai giocattoli o ai calzini...
Prima di tutto ho dato un colore ad ogni membro della famiglia così, per esempio, in bagno, uno sa qual'è la sua spugna e il suo asciugamano ( come all'asilo ).Ho usato vecchi piccoli asciugamani spaiati e ho fatto un'asola per appenderli con un nastrino di raso, tutto di recupero!




Anche le stanze a casa mia hanno un colore, che è proprio il colore delle pareti perciò dico: "Vai in camera verde" o "Sono nel bagno azzurro!"
Come primo deposito per i documenti che arrivano tra le mani ho organizzato una cassettiera piccola con: cose da pagare, cose da fare e cose da archiviare.Quando questo ultimo cassetto è pieno trasferisco ogni carta nel raccoglitore definitivo. Sopra a questa cassettiera ne ho un'altra più piccola dove tengo penne nuove per la scuola,tessere varie, scontrini...
Ho predisposto una cassettiera anche per il materiale scolastico o da disegno con l'iniziale del bimbo su ogni cassetto ( volendo anche qui si possono usare i colori ).






















Un'altra cassettiera utile può essere Trofast di Ikea per mettere in ordine i giocattoli, specialmente quelli piccoli come i Lego( io ne sono sommersa!!! ), macchinine, soldatini...e sopra ad ognuno scrivo cosa c'è dentro. Con questo voglio aprofittare per tessere le lodi di un oggetto che per me in questi anni è stato di gran sostegno: lo scotch di carta o carta da mascherare o scotch da pittori, insomma quel rotolone versatile sul quale puoi scrivere qualunque cosa , che puoi usare anche come post-it, per fare etichette sui barattoli della cucina, sulle scatole, sui documenti, sui raccoglitori, sui cassetti!!! Lode a chi lo ha inventato!!!



NB: quella scopetta che vedete insieme ai Lego è li proprio per facilitare la loro raccolta!
NB2: dalla foto mi sono accorta che nel cassetto delle automobili ci sono le costruzioni...La perfezione non é di questo mondo!!!
NB3: se siete interessati all'argomento ordine vi consiglio di leggere " Tutto a posto " di Lissanne Oliver edito dalla Morellini editore (molto illuminante).

sabato 13 marzo 2010

Quando si abita a quota 650 metri...

Già, quando si decide di trasferirsi in collina , si dovrebbe immaginare di dover fare i conti molto spesso con nevicate frequenti e abbondanti ma...adesso basta!L'ultima del 10 marzo mi ha veramente sconsolato, visto che ero tutta pronta ad iniziare i miei lavori in giardino.E invece no,ecco che la neve , trasportata oltretutto dal vento letteralmente in orizzontale, mi si è andata a ficcare nei posti più impensati. E' ancora lì ammucchiata negli angoli, proprio dove ho le aiuole,a ridacchiare divertita e padrona. Per carità, il paesaggio è uno spettacolo, anche perché la mia casa è singola e un po' soprelevata e vedo tutti i paesi vicini con i loro campanili solitari, ma ho voglia di primavera, di colori e voglio finalmente che i miei figli se ne vadano fuori a giocare!
Forse sono anche spinta da una cosa che ho approfondito in questi giorni.Parlo di un artista che avevo per caso conosciuto in un giornale di arredamento anni fa e di cui mi avevano colpito le opere e la casa. Parlo di Carl Larsson che, assieme a sua moglie Karin, sono andati a vivere in una casa tipica svedese(ecco ancora la mia anima nordica) e lì hanno vissuto con i loro otto figli. Carl dipingeva ad acquerello le scene di vita quotidiana all'interno e all'esterno della loro casa e Karin (artista anche lei) ricamava gli accessori,realizzava composizioni floreali,decorava le pareti, progettava i mobili e seguiva l'orto e il giardino. Come avrà fatto sta povera donna? Non so, ma i dipinti di Carl mi trasmettono la sensazione dell'atmosfera che si respirava, genuina e solare!Come vorrei provare anche'io quelle sensazioni! Ho bisogno di ricrearle a casa mia e in tutto ciò che mi circonda! Oltretutto so ricamare, so dipingere, amo i fiori, l'arredo semplice e colorato...perché non creare il mio "piccolo mondo antico"?.




Ne avrei tantissime da mostrare e forse più avanti lo farò... Che ve ne pare? E lo sapete che sono considerati i precursori dello stile IKEA? Ma allora da oggi sono i miei idoli!!!

sabato 6 marzo 2010

Vita da camper

Io e mio marito siamo viaggiatori incalliti e da subito si è posto il problema di come fare le vacanze. Abbiamo provato a fare una settimana al lago di Garda, in una casa mobile, visto che abbiamo entrambi lo spirito da campeggiatori,ma già dopo qualche giorno abbiamo cominciato ad avere prurito sotto i piedi!Noi abbiamo bisogno di muoverci, di vedere, scoprire, imparare e fotografare fino allo stremo.Così,grazie a dei soldi ereditati da una zia di mio marito senza figli(vedete la Provvidenza?)abbiamo potuto cominciare a pagarci il tanto desiderato camper!!!Per carità, lo stiamo ancora pagando e ci costa quasi come un affitto,ma la soddisfazione che ci dà permettendoci di vedere il mondo è impagabile.Pensate che ce l'abbiamo dal 2004(usato)e il primo viaggio, senza esperienza e con due figli dietro,è stato in SCOZIA,la nostra adorata Scozia!!!La foto sull'intestazione del blog l'ho scattata io e l'ho scelta perchè rappresenta bene i miei sogni.Mi sento molto nordica (anche perchè il costume non ho più il coraggio di metterlo)e vicina alla cultura anglosassone; e poi le nuvole che viaggiano in continuazione in un cielo turchese, il verde dei prati sconosciuto ai nostri occhi...



Nel camper sei a casa tua,i bambini non disturbano nessuno tranne te,puoi portarti tutto il necessario e anche di più!Io mi porto sempre troppo,troppi cambi per i bambini,troppo cibo, ma almeno non passo anche le vacanze a fare la casalinga!Insomma, a chi piace viaggiare(e intendo viaggiare davvero, non andare al mare o in momtagna sempre al solito posto!)e ha troppi figli sulla groppa, o non ama gli alberghi ma non vuole nemmeno bagnarsi le chiappe dentro una tenda,io consiglio il camper come investimento efficace e felice perchè è una "macchina per creare ricordi", un mezzo per riempire occhi e anima!Ci vuole forse un po' di tempo per caricarlo del necessario (se avete un consorte che divide con voi il lavoro è meglio)ma in vista di un grande viaggio ne vale la pena. Fino ad ora, come grossi viaggi abbiamo fatto Inghilterra,Bretagna, Normandia,un po' di Loira e siamo stati a Legoland in Germania.Un paio di anni abbiamo fatto solo Croazia(il mare ci piace limpido e poi non ci sono zanzare)per l'arrivo di due pargoli in tre anni. c'è chi dice che siamo matti ed hanno ragione, ma a me basterebbe trovare un'altra famiglia di matti come noi!

venerdì 5 marzo 2010

Come pensavo...

Come pensavo, appena mi sono messa a impostare il mio blog, ecco che il più piccolo piange, il penultimo mi fa i dispetti perchè mi vuole tutta per se,la seconda deve andare da un suo compagno e il più grande mi chiede il permesso di giocare a Play!Eppure eccomi seduta finalmente, con i dovuti sensi di colpa per il pavimento che non ho ancora spazzato.Ma da un po' di tempo sono diventata più permissiva con me stessa e lascio che i "gatti" di polvere(come li chiamiamo da noi)dormino tranquilli sotto il letto e guai a chi mi dice qualcosa.Tanto, per quanto io mi dia da fare c'è sempre qualcosa che resta da finire ed è di quello che, fatalità, mio marito si accorge.Qualche volta gli è scappata la frase:"Ma cos'hai fatto tutta oggi?", ma ormai non me la prendo nemmeno più. Essere circondata da pargoli tutto il giorno,dalle 7 del mattino alle 9 e mezza della sera(se mi va bene),ti fa quasi credere di non avere più un cervello tuo, che hai perso la capacità di sentire i tuoi pensieri.Tutti vogliono la tua attenzione e poche volte aspettano il loro turno! Credo a dire il vero di aver educato abbastanza bene i miei figli, ma mi piacerebbe sapere se ci sono famiglie in cui i bimbi stanno in fila come soldati, magari ad aspettare di farsi tagliare le unghie dal più piccolo al più grande(ogni tanto godo a queste utopiche immagini militaresche!)Più che altro vorrei sapere come si fa perchè la cosa che più mi scombussola è la confusione, il rumore, e vai col:"Silenzio che tuo fratello dorme!","Chiudi piano la porta!","Parlate uno alla volta!".Sei talmente in tensione per tenere sotto controllo tutte queste cose che anche i lavori più banali ti riescono a metà:interrompi ,poi cominci un altro lavoro e poi ti fermi in mezzo al corridoio e ti chiedi:"Cosa cavolo sono venuta a prendere qui?".Da manicomio!